Evocazioni
Racconti

Un uomo vuole scoprire cosa si cela dietro alle rivelazioni dei morti, una donna riceve ogni notte misteriose telefonate, una stele antichissima racchiude un messaggio destinato al terzo millennio…
Chi osa salire su un vascello apparso dal nulla? Chi osa cercare sé stesso oltre i confini dell’io?
E se Moby Dick tornasse per svelare la sua vera identità e Lady Chatterley avesse una nipote blogger?
E se sognassimo tutti in una lingua sconosciuta senza accorgercene e la nostra vita dipendesse dal sonno di esseri imponderabili?
Per le strade poco frequentate ci si perde sempre per ritrovarsi.
Evocazioni è una raccolta di 50 testi che trattano di trasgressioni all’ordine apparente delle cose e di momenti nei quali siamo pronti a diventare più di quello che pensavamo di essere.
I testi sono di lunghezza molto variabile, alcuni decisamente brevi, meno di una pagina, altri molto più lunghi. Ci sono temi ricorrenti, come l’intrusione nella realtà di oggetti o fenomeni che provengono da altre dimensioni o la descrizione di stati liminali presentati come viaggi.
Immagino che si possa chiamarla una raccolta di realismo fantastico.
Ci sono testi metafisici e decisamente simbolici, altri invece sono apparentemente piuttosto leggeri. Tutti hanno qualche tratto ironico e tutti sono basati sul principio dell’evocazione (da qui il titolo), cioè il combinare un certo numero di elementi in modo da far nascere una situazione nella quale si apre un portale, oltre il quale la realtà non è più quella che sembrava prima.
Ci sono alcuni testi molto brevi che sono i più misteriosi della raccolta. Si tratta spesso dell’evocazione di un conflitto primario o di una situazione ambivalente, aperta a varie interpretazioni.
Altri racconti più lunghi hanno elementi narrativi, ma non si tratta mai di raccontare una storia per esteso, piuttosto di evocare qualcosa che assumerà una dinamica propria, appena trova in chi legge una risonanza.
La maggior parte dei testi è recente, scritta tra il 2021 e il 2022, ma una manciata risale a una decina di anni fa, mentre due o tre sono vecchissimi e fanno parte di quella minoranza di testi che ho conservato per decenni perché semplicemente non riuscivo a liberarmene. Quindi dovevo desumere che avessero un’energia particolare, che meritava di continuare ad esistere. Hanno travalicato il tempo per consegnare il loro minuscolo frammento evocativo, quindi hanno meritato di entrare a far parte di questa raccolta accanto a testi molto più giovani di loro.