
Albero e guerriero
Si tratta di due semplici posizioni che sono usate anche nelle arti marziali.
L’albero rinforza il senso di stabilità interiore, mentre il guerriero nutre l’hara, quindi genera un senso di forza e fiducia nelle proprie risorse.

Nell’albero, le gambe non sono divaricate, ma nemmeno unite e i piedi non si toccano. La tensione a livello delle spalle deve essere minima e le braccia devono poter restare sospese in aria senza troppo sforzo. La respirazione è regolare, lenta ma non troppo profonda.
Si può restare in assoluta immobilità e mantenere la posizione per un tempo relativamente lungo. L’effetto è tonificante. Ci si sente più forti e più stabili.

La posizione del guerriero è anche chiamata posizione del cavaliere, dato che è un po’ come essere seduti su un cavallo. È importante che la schiena rimanga eretta e non chinata in avanti. La tensione a livello delle cosce è abbastanza intensa, la respirazione è soprattutto addominale. Più il ventre è rilassato, più facile è mantenere la tensione delle gambe.
Per quanto riguarda le braccia, la posizione mostrata da Anamcaro è una possibllità, puoi anche lasciar pendere le braccia tra le gambe per rilassare completamente le spalle.
Puoi anche tenere le braccia aperte come nella posizione del guerriero. Questa versione è ovviamente più dinamica e dà un senso di forza ancora maggiore ma non è necessario mantenerla troppo a lungo.
Come nel caso dell’albero, gli effetti migliori si ottengono se si resta in assoluta immobilità, respirando con un ritmo regolare.
Allineamento dei tre dantien

Gli effetti di questa pratica sono una maggiore chiarezza mentale e un’apertura dei principali meridiani attraverso i quali scorre l’energia vitale.
Dantien significa letteralmente campo dell’elisir (in alcune traduzioni anche campo di cinabro). I tre dantien sono, nella visione cinese del corpo energetico, i centri più importanti. Sono le batterie che conservano e distribuiscono l’energia.
Il dantien inferiore è la riserva di energia vitale del corpo, il dantien mediano è legato al sentimento e al funzionamento degli organi interni, mentre il dantien superiore assorbe e metabolizza le energie dei livelli spirituali.
Ma non abbiamo bisogno di approfondire le conoscenze di anatomia sottile per capire che l’allineamento di questi tre centri significa, in senso lato, un armonizzare istinto, sentimento e pensiero/intuizione.
Siediti con la schiena diritta ma rilassata, in modo che non si formino tensioni né lungo la schiena né nel collo. Le braccia possono pendere lungo il corpo o puoi raccogliere le mani in grembo.
Ora porta la tua attenzione a tre zone all’interno del corpo:
un punto a circa 5-10 centimetri sotto l’ombelico, nel centro nel ventre,
un punto al centro del petto, dietro lo sterno,
un punto al centro della testa all’altezza della fronte sopra il punto d’incontro delle sopracciglia.
Soffermati a considerare questi tre punti e chiediti se sono allineati lungo una linea verticale perfettamente perpendicolare al suolo o se uno o più punti si trovano leggermente in avanti o indietro rispetto a questa linea, che immagini passi per il centro del tuo corpo.
Se senti che i tre centri non sono allineati, immagina il loro allineamento.
Contempla l’immagine dei tre centri perfettamente allineati.
Se riesci a mantenere questa immagine, sentirai lentamente i centri spostarsi per raggiungere un allineamento ottimale.
Non devi immaginare di spostarli con la tua volontà. La visualizzazione non funziona così. È sufficiente mantenere un’immagine chiara del risultato e restare attenti ai movimenti interiori dell’energia che risponde all’intenzione.
Il processo dovrebbe durare all’incirca dieci minuti.
Se non ti riesce di mantenere un’immagine chiara dell’allineamento o se non percepisci alcun cambiamento, non insistere. È un esercizio solo in apparenza semplice, in realtà è piuttosto sofisticato. Prova a ripeterlo con frequenza per pochi minuti al giorno, finché non senti un cambiamento, che potrebbe manifestarsi in un senso di maggiore coesione interiore, nell’impressione soggettiva di allungarsi, di sentirsi più forte o di avere una maggiore chiarezza e ispirazione.