Si tratta essenzialmente di una tecnica per disattivare i meccanismi neurologici legati allo stress e rilassare profondamente il sistema nervoso.

È stata elaborata dall’americano Alex Lloyd nei primi anni duemila (Alex Loyd, The Healing Code, 2010, Hachette Book Group, NY) ed è un’alternativa alle tecniche che consistono nello stimolare punti lungo i meridiani (il cosiddetto tapping). Benché queste tecniche funzionino abbastanza bene, considero l’Healing Code più efficace nell’indurre non solo un rilassamento del sistema nervoso ma anche nell’aprire i centri energetici della testa e quindi favorire l’intuizione e l’ispirazione.

Permette infatti il passaggio alle onde cerebrali alpha e theta (rilassamento medio e profondo) in un tempo molto breve.

La tecnica elaborata da Alex Lloyd comprende anche altri elementi, ma qui voglio proporre solo una versione epurata, che risulterà ancora più efficace proprio per la sua semplicità.

L’Healing Code è un codice nel senso che è una sequenza codificata di azioni.

Consiste in quattro posizioni che si rivolgono a quattro aree cerebrali.

Puntiamo tutte e cinque le dita di entrambe le mani verso una delle quattro aree, tenendole ad una distanza di 5-8 cm dal corpo. Le dita dirigono un flusso di energia verso le aree cerebrali corrispondenti.

Le quattro aree sono:

• La zona alla radice del naso in mezzo alle sopracciglia.

(Collegata alla ghiandola pituitaria e alla ghiandola pineale.)

• La zona della gola in corrispondenza con il pomo di Adamo.

(Collegata al midollo spinale e al sistema nervoso centrale, oltre che alla tiroide.)

• Le mascelle, più precisamente l’angolo posteriore inferiore dell’osso mascellare, su entrambi i lati del viso.

(Collegate al sistema limbico, che processa le emozioni, all’amigdala e all’ippocampo.)

• Le tempie, più precisamente la zona posta un paio di centimetri al di sopra delle tempie e leggermente spostata verso la parte posteriore della testa, su entrambi i lati del capo.

(Collegate alle funzioni superiori degli emisferi destro e sinistro del cervello e all’ipotalamo.)

Queste aree cerebrali sono i centri di controllo di ciascun apparato, organo e cellula del corpo.

Il codice consiste nel far fluire energia in ogni area per circa 30 secondi in questo ordine: punto tra le sopracciglia, gola, mascelle, tempie.

Ideale è ripetere il ciclo 3 volte, quindi per circa 6 minuti.

Ma non è necessario fissarsi sul tempo, basta restare in ogni posizione finché non si sente l’impulso a passare alla prossima.

Anche se non si ha nessuna esperienza di trasmissione energetica, si può sentire qualcosa che emana dalle dita e genera un senso di calma.

Dopo essersi abituati al codice, si può anche passare ad una versione abbreviata, in cui si tengono le mani solo per pochi secondi sulle quattro posizioni. Questa versione può essere usata in ogni momento nel corso della giornata e ha un effetto immediato, dato che il subconscio ha ormai assimilato l’esperienza del rilassamento e si è formato un percorso neuronale.

L’Healing Code sembra funzionare molto meglio se non si toccano direttamente le quattro zone e si mantiene la distanza di circa 5-8 centimetri.

Nelle tecniche di digitopressione, la prassi consiste nel picchiettare leggermente i punti corrispondenti ai meridiani che si vuole stimolare. Nell’Healing Code invece la distanza tra la punta delle dita e il corpo crea un campo elettromagnetico che intensifica l’effetto.

Questa pratica instaura inoltre un benefico silenzio interiore: nulla di meglio per interrompere il circolo vizioso di pensieri ansiosi e ossessionanti.